CRISI EPATICA DOPO TROPPI ENERGY DRINK: ATTENZIONE A NON ESAGERARE
Il caso arriva dagli Stati Uniti. Per 3 settimane ha bevuto 4 o 5 energy drink al giorno per farsi forza sul lavoro, prima di chiedere aiuto ai medici perché accusava vomito, dolori addominali, ittero e urine di colore scuro. Al momento del ricovero, il soggetto presentava i segni di una grave crisi epatica acuta: livelli di enzimi transaminasi molto alti, spia di un danno al fegato, ma anche dell'epatite C cronica di cui già soffriva.
L'ultimo allarme sugli effetti degli energy drink arriva proprio mentre in Europa si parla di una tassa sulle bevande zuccherate.
La raccomandazione è sempre la stessa: attenzione a non esagerare. Un energy drink infatti contiene circa 40 milligrammi di niacina (vitamina B3), mentre le raccomandazioni britanniche suggeriscono di non superare i 17 mg al giorno nell'uomo e i 13 mg nella donna, si ricorda sulla Bbc online. E benché i sintomi tossici insorgano solo quando vengono superati i 500 mg di niacina al giorno, nel caso del paziente americano - già malato di epatite C - 160-200 mg erano sufficienti a mettere a rischio il fegato.
Al di là del singolo caso, l'Associazione Articolo 32 invita i consumatori a informarsi sugli effetti di questo tipo di bevande, così da essere consapevoli dei pericoli potenzialmente associati ai vari ingredienti.